Chi siamo


L’AMAIE SpA, provvede alla produzione e distribuzione dell'acqua su un comprensorio, della superficie di circa 86 kmq, costituito dai Comuni di Sanremo e parte dei comuni di Taggia ed Ospedaletti, nonchè dell'energia elettrica su circa il 50% del territorio del comune di Sanremo.
La costituzione dell’Azienda risale al 1910, con la municipalizzazione dell'Acquedotto
Marsaglia: parallelamente furono installati due gruppi idroelettrici funzionanti in stretta connessione con l'impianto idrico.
Già dall'origine, dunque, l'Azienda si articolò nei due servizi che ancora oggi la compongono e cioè acquedotto ed impianto elettrico.
Il successivo divenire della sua storia si caratterizzò dal continuo adeguamento delle  strutture per fronteggiare l'aumento della domanda da parte degli utenti. 

Mentre il processo di ampliamento e rinnovamento dell'Impianto Elettrico seguì, nel tempo, una strada non dissimile da quella di altre città, per quanto invece attiene l'Acquedotto si dovette sempre tenere conto della particolare orografia del comprensorio, della dislocazione delle utenze e degli usi cui l'acqua è destinata; essa viene infatti utilizzata oltre che per uso potabile, anche per l'irrigazione; ciò  comporta un fabbisogno di notevoli proporzioni; inoltre le utenze sono situate in una fascia che va dal livello del mare fino a 1300 metri di altitudine, mentre le risorse idriche necessarie sono sparse su una zona piuttosto vasta, anche a considerevole distanza da Sanremo. Ripercorrendo le tappe dello sviluppo dell'Acquedotto si possono distinguere vari periodi.
Il suo nucleo originario è costituito dalle sorgenti della Valle Oxentina e dalle relative
condotte.
Il gruppo principale di tali sorgenti si trova nel Vallone di Argallo, un altro nei Valloni Nove Vene e delle Pie, a cavallo della frazione Vignai (Comuni di Badalucco e Baiardo). 

La condotta principale è lunga 17 km dai Vignai al serbatoio di Poggio che alimenta la città di Sanremo.
Dal 1884, anno in cui l'impianto entrò in funzione, nuove sorgenti furono via via immesse.
Altre fonti di approvvigionamento si aggiunsero a partire dal 1910 in poi; in particolare: la falda subalvea del torrente Argentina, con i relativi pozzi e centrale di pompaggio (1926), il bacino artificiale e l'impianto di Tenarda (1963) e l'acquedotto del Roja.
Quest'ultima opera, di notevole importanza, consente di servire le reti di Sanremo ed Ospedaletti e di vettoriare acqua ai Comuni di Diano Marina, Imperia, S.Bartolomeo, Cervo e Ventimiglia. 

L'Impianto elettrico originario ebbe a disposizione, inizialmente, una limitata potenzialità che, a causa della sua interazione con l'impianto idrico, era destinata  a diminuire con l'aumento dei consumi di acqua per il naturale sviluppo della città.
Successivamente lo sviluppo di questo servizio si caratterizzò da un progressivo crescere delle installazioni, in modo da consentire di fronteggiare i maggiori consumi ed il fabbisogno energetico per l'illuminazione pubblica della zona centrale della città.
Intorno alla metà degli anni '20 cessò, tuttavia, l'autosufficienza dell'Azienda dal punto di vista energetico, mentre rimase aperto il problema dell'illuminazione pubblica delle zone periferiche.
Anche per soddisfare la domanda di energia da parte dell'Acquedotto per il sollevamento dell'acqua, si diede vita ad un accordo con la DERPO per la fornitura dell'energia elettrica necessaria, finché, verso la fine degli anni '20, sorse la centrale
Termoelettrica di Arma di Taggia, che, con le sue 30 cabine di trasformazione, costituì la premessa del primo grande sviluppo aziendale nel settore dell'energia elettrica. 

Intorno alla metà degli anni '30, con l'assorbimento della DERPO da parte della CIELI, emanazione del gruppo Edison, venne stipulato un accordo mediante il quale l'Azienda si assicurò una fornitura elettrica illimitata a prezzi più convenienti.
Negli anni successivi al secondo conflitto mondiale, dopo le distruzioni subite dalle strutture più importanti del sistema di distribuzione, cominciò anche a manifestarsi una progressiva obsolescenza degli impianti del settore elettrico.
Gli anni ‘50 e '60 videro, quindi, il potenziamento dei trasformatori primari e di tutta la rete di alimentazione delle cabine secondarie di trasformazione.
Da allora, con il prelievo dell'energia da erogare direttamente dagli impianti dell'ENEL, l'incremento della domanda poté essere efficacemente affrontato,  soprattutto dopo l'entrata in funzione, nel 1991, della Stazione di trasformazione  132/15 kv di Sanremo in località Borgo Tinasso.
Nell'ambito del Servizio Impianto Elettrico gli attuali impianti di distribuzione dell'energia elettrica in media tensione, presentano uno sviluppo di circa 160 km e sono strutturati su linee aeree ed in cavo sotterraneo a 15 kV.
Le linee di media tensione alimentano 186 cabine di trasformazione con potenza installata complessiva di 45 MVA.


Dalle cabine si diparte la rete di bassa tensione, a 220 e 380 V, della lunghezza di circa 500 km, destinata a servire oltre 32.000 utenze di tipo domestico,  commerciale e floricolo, i servizi comunali, gli impianti di sollevamento dell'acquedotto, nonché circa 9.000 punti luce del servizio di illuminazione pubblica gestito dall'Azienda per conto del Comune.
La potenza massima assorbita dall'utenza è di circa 22.000 kW e l'energia erogata è dell'ordine di circa 100 milioni di kWh all 'anno.
L'AMAIE. ha recentemente avviato un programma generale di rinnovo e  potenziamento dei propri impianti rivolto all'ammodernamento tecnico della rete, al suo adeguamento ai fabbisogni del Cliente, all'incentivazione della vendita di energia nel centro urbano, all'elettrificazione delle zone collinari e, più in generale, al miglioramento della qualità del servizio.
Tale programma è stato concepito in funzione delle problematiche di natura tecnico-economica derivanti dalla coesistenza e dalla sovrapposizione delle reti  di distribuzione dell'AMAIE e dell'ENEL, nelle rispettive aree di influenza, ed in relazione al futuro assetto socio-economico ed urbanistico della città di Sanremo nonché alla luce di un possibile sviluppo ed ampliamento del bacino di utenze dell'Azienda, in applicazione delle recentissime disposizioni legislative in materia di liberalizzazione del mercato elettrico (D. Lgs. 16 marzo 1998 n° 75, cosidetto "decreto Bersani").